Come scrivere una scheda prodotto per Ecommerce

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La scheda prodotto di un e-commerce è la Landing Page più importante, sia che l’utente atterri direttamente dal canale Search che da una campagna ADV, passando dai referral dell’ultima lista dei regali di Natale o condivisa sui social.

Qui ti giochi una buona fetta del funnel di conversione. Una buona scheda prodotto converge in sé le migliori pratiche di SEO, UX, Copywriting, Web Design. Una cattiva scheda prodotto è peggio della paginetta, ancora un po’ appiccicosa, del vecchio Postalmarket: tieni a mente questa, poco bella, immagine la prossima volta che vorrai redigere una scheda prodotto del tuo e-commerce come si deve.
Scrivere una scheda prodotto per e-commerce: l’esempio di Amazon
Si lo so, è facile prendere ad esempio Amazon, loro hanno un frego di soldi da investire, io voglio soltanto vendere il mio bullone dal codice prodotto impronunciabile. No, maledizione (e due): metti caso che dalle parti di Jeff Bezos offrano il tuo stesso prodotto. Hai perso in partenza.

Considera non c’entri il prezzo o la logistica tanto precisa che anche se domani viene l’Apocalisse, il pacco arriva in orario.

Guarda la pagina di Amazon per un prodotto che mi sta a cuore, tipo il cofanetto Blu-Ray di Star Wars. Ci sono almeno 5 best practices che puoi sfruttare, nel limite del B.O.T. del cliente (Budget, Obiettivi, Tempistiche) e soprattutto la tipologia di prodotto che vende.

I 5 punti della scheda prodotto di Amazon: come scriverla così

Ecco la radiografia della scheda di questo fantastico prodotto (regalo buono per qualsiasi occasione) presente sul gigante del commercio elettronico.

1. Call To Action subito chiara

Siamo onesti, l’unico obiettivo di una scheda prodotto, di questa landing page è la vendita. Tutto deve andare verso questa direzione.

Amazon ti dà solo questa possibilità above the fold. Si, può anche considerare di inserire il prodotto nella “lista dei desideri” se in quello specifico momento non hai abbastanza credito sulla carta ricaricabile o vuoi valutare l’acquisto in un secondo momento. Si tratta di un ancora mentale potente, per dirla con la PNL.

2. Prodotti correlati

Capisco che tecnicamente impostare bene i prodotti correlati, specie in un grande store, è un dispendio di risorse non da poco, ma riesce a regalare risultati ottimi.

Ad esempio, l’ultimo acquisto su Amazon è stato il castello dei cavalieri Playmobil per mio figlio (ok, anche per me) e a un modico aumento di prezzo – ovvio che se pensi a questo pack, ci dev’essere anche un taglio di costo rispetto a vendere i prodotti insieme – ho comprato insieme la barca e la catapulta dello stesso set, che altrimenti avrei snobbato.

3. Dati tecnici del prodotto

Sono gli stessi dati, specie in prodotti tecnologici o di alta precisione (cit.) che sono copiati in tutti gli store dove vengono venduti gli stessi. Devono essere presenti, per completezza di informazione, ma i SEO più pigri si limitano a modificare o a lasciare intonsi questi contenuti.

Da soli non funzionano, proprio perché non danno alcun valore aggiunto. Chi comprerebbe una nuova moquette conoscendo soltanto il codice prodotto?

4. Descrizione del prodotto

Il cuore del copywriting SEO, la risposta alla domanda “come faccio a scrivere una scheda prodotto per un e-commerce?

Secondo me poi, sono stati molto bravi gli UX designer di Amazon a preferire la posizione below the fold per questa sezione: ok i testi corposi per la SEO, ma quale utente atterra su una scheda prodotto di un -ecommerce per leggere? Quello vuole comprare, maledizione (e tre!), se lo annoi o non è chiara questa possibilità ecco che scappa.

Ed ecco come hai posizionato con tanta fatica una scheda prodotto, senza alcun vantaggio perché non hai saputo portare a casa il ROI.

Si, gli utenti formano online le proprie opinioni per effettuare un acquisto, ma lo fanno sui siti di recensioni, mica sulla scheda prodotto stessa.

A riguardo, Nintendo – dopo ogni acquisto registrato sul sito- pone un questionario ai videogiocatori (in cambio di “stelle” buone per dei premi esclusivi nel catalogo, segna questa chicca!) in cui a un certo punto chiede qual è stata la fonte più autorevole che ha spinto l’utente ad effettuare l’acquisto.

Un ottimo metodo per destinare in modo più proficuo il possimo budget pubblicitario, fra le altre cose.

5. I commenti degli utenti

Partendo dal presupposto che devi saper gestire le critiche anche al migliore dei prodotti, i commenti e le recensioni sulla stessa scheda prodotto sono le uniche informazioni che possono essere utili all’utente anche durante la fase di acquisto – pure dopo che si è già formato un parere sul prodotto.

Perché sono considerate veritiere, e per questo gli stessi utenti potrebbero ricevere la spintarella decisiva proprio da questa sezione. Personalmente sono per il loro utilizzo, ma bisogna avere davvero le spalle larghe e un prodotto con le spalle senza la S per saper gestire questo grandissimo potenziale.

E tu cosa ne pensi? La scheda prodotto di Amazon può essere di spunto per scrivere la tua?

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