Migliorare le prestazioni di un Ecommerce con le anilisi di benchmark

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Le decisioni da prendere per migliorare il vostro sito e-commerce e acquisire quote di mercato più alte non sono semplici e immediate. Come distinguersi dai competitor ed essere percepiti come il top dell’affidabilità da parte dei consumatori? Utilizzando le analisi di Benchmark.

Il Benchmark è la soluzione più adatta per misurare le prestazioni di qualsiasi business, compreso un sito e-commerce. Un metodo che permette di comparare le attività da misurare con le migliori del settore, e poter apprendere dalle stesse le modifiche da apportare alla strategia di business.
Eseguire un Benchmark e saper interpretare i dati più significativi in ambito e-commerce permette alle aziende di verificare, modificare e osservare quali aspetti influiscono positivamente in una conversione e quali, invece, determinano un abbandono immediato del carrello e peggio ancora del sito.

Quali sono i fattori che influenzano le prestazioni del tuo e-commerce?

Cleverbridge, fornitore mondiale di soluzioni per l’e-commerce, operante in oltre 250 Paesi, ha raccolto ed analizzato alcuni dati statistici utili a chi ha un progetto di vendita online e guarda anche verso l’estero.

Oltre ad un’analisi generale del mercato e-commerce mondiale, e la conferma del suo crescente sviluppo negli ultimi anni, l’analisi si è rivolta allo studio di tre aspetti principali: la lingua del sito, la valuta scelta per le transazioni e il metodo di pagamento associato all’acquisto.
Tutti e tre gli aspetti sono legati a fattori di natura culturale e sociologici, che è bene conoscere quando ci si rivolge ad un mercato diverso dal proprio.

Nei 10 Paesi analizzati più del 90% delle transazioni avviene in lingua madre, mentre solo alcuni predispongono un’interfaccia utente multilingua per agevolare un numero maggiore di acquisti, ed evitare che l’utente abbandoni il sito per uno concorrente.
La valuta maggiormente utilizzata è quella locale, ma Paesi come Australia, Canada e Svizzera offrono più alternative, tra cui la possibilità di pagare con dollari americani.

Tra i metodi di pagamento preferiti troviamo PayPal al primo posto e Carta di Credito al secondo, entrambi utilizzati per il 90% di tutte le transazioni analizzate.
PayPal in particolare, ha conquistato la fiducia dei consumatori, impadronendosi del 20% del mercato globale in 8 anni.

Focalizzando l’attenzione sul nostro Paese troviamo la Carta di Credito come metodo di pagamento più comunemente utilizzato dagli italiani (il 43%). La percentuale, che nel 2013 registrava il 70%, si è fortemente ridotta a favore dell’utilizzo dei Digital Wallet come PayPal, che dal 12% del 2013, sale al 18% del 2014.

Nonostante i dati a livello globale testimonino un calo generale nella scelta del bonifico bancario come metodo di pagamento, in Italia questa scelta cresce signifìcativamente e dal 6% del 2013 passa al 17% del 2014.
Un dato interessante risulta essere il peso in percentuale (16%) del pagamento alla consegna, sintomo della poca confidenza che gli italiani ancora hanno nei confronti degli acquisti online preferendo pagare solo all’avvenuta ricezione della merce.
Al contrario inizia a prendere piede il pagamento via Mobile, con tassi di crescita di acquisti via Smartphone e Tablet pari al 20% delle transazioni online italiane nel 2014.

I dati forniti da Cleverbridge ricordano a chiunque si appresti a realizzare o a trasferire il proprio business in Rete, che bisogna utilizzare strumenti di analisi affidabili per raccogliere dati sui nostri utenti e sul loro modo di interagire con il sito e, testare ogni modifica apportata al sito per misurarne gli effetti e i benefici rispetto alle versioni precedenti.

Per migliorare le prestazioni del nostro sito e-commerce la via migliore è quella di adottare un approccio di interazione con il nostro sito da ‘utenti’ o tramite utenze amiche, per poter dare una valutazione critica di ogni passaggio che porta all’acquisto e alla conclusione di una transazione.

In base a questi dati la mancanza della multilingua, di sistemi di pagamento multipli e dei conti multivaluta potrebbero impattare negativamente con le abitudini d’acquisto di una parte del nostro target, aprendogli la via verso una concorrenza che si è saputa prontamente e meglio organizzare in termini di diversificazione dei servizi offerti.

Ora che lo abbiamo detto, verificate, modificate, e poi testate 🙂

Fonte: E-commerce Benchmark Data. Key Insights for Improving Your Online Sales Strategy – Cleverbridge – Novembre 2014

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